- Come arrivare: noi abbiamo preso l’aereo partendo da Catania e abbiamo prenotato un transfer dall’aeroporto al B&B. Per la durata della vacanza ci siamo praticamente sempre mossi a piedi
- Necessario: scarpe comode, acqua, macchina fotografica, cappello per il sole e crema solare
- Dove dormire: noi abbiamo puntato sulla comodità e abbiamo scelto un B&B in centro, il “Domus Gemi” in via dei Tribunali 309
- Itinerario: Via dei Tribunali, San Gregorio Armeno, Spaccanapoli, Quartieri Spagnoli, Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Lungomare Mergellina
“Vedi Napoli e poi muori”. Questa famosa frase sentita molte volte che, in verità, non mi ha mai trasmesso niente. Credo di non averla mai capita, in effetti. Fino a quando ho visitato Napoli io stessa. Credo infatti che possa capirla soltanto chi a Napoli c’è stato.
E non stiamo parlando solo di bellezza. Stiamo parlando di una città dove respiri VITA.
Mi sono sentita libera e profondamente rapita dal suo fascino. Ogni cosa intorno a me mi dava un senso di spensieratezza e completezza al tempo stesso. Mi sentivo come se fossi nel posto giusto al momento giusto.

Arriviamo in aeroporto di Napoli alla sera tardi e prendiamo il taxi prenotato da Pasquale, il proprietario del B&B dove alloggiavamo. Raggiunto il B&B, dopo aver fatto il check-in, ci catapultiamo a letto, senza guardarci troppo intorno.
Il giorno dopo ci rendiamo conto che, quello che su Hotels.com era descritto come un meraviglioso B&B in un palazzo d’epoca in pieno centro, altro non era che casa di Pasquale e, per altro, le camere avevano tutte la stessa serratura con la stessa chiave. Ma Pasquale era tranquillo, tutti lì dentro erano tranquilli. Infatti abbiamo deciso di entrare in pieno in quel mood, di non farci tanti problemi e di essere tranquilli pure noi!
Il tempo a disposizione era poco. Solitamente cerchiamo di ottimizzare le tempistiche e di organizzare minuziosamente un itinerario che ci permetta di visitare il maggior numero di cose possibile. Questa volta, invece, è stato diverso. Sarà per l’atmosfera di spensieratezza che si respirava, sarà che eravamo stanchi dalla vacanza appena terminata in Sicilia, fatto sta che abbiamo deciso di prenderla easy ed andare dove ci portava il cuore.

Partiamo da qui, dove c’è il nostro B&B. Si tratta di una delle vie centrali più famose di Napoli, quella dove c’è la pizzeria Sorbillo, per intenderci. Infatti è proprio questa pizzeria che contribuisce a caratterizzare la via: troverete una coda chilometrica a qualsiasi ora del giorno. Sono le persone che aspettano il proprio turno per entrare in pizzeria. Siamo sicuri che la pizza di Sorbillo sia buonissima (come raccontato da molti) ma non è proprio da noi fare ore di coda per mangiare una pizza. In una città dove, tra l’altro, ci sono altre mille pizzerie meritevoli di attenzione! Non abbiamo abbandonato la nostra filosofia di pensiero e abbiamo scelto di non provare le pizzerie più pubblicizzate e famose della città ma di puntare su realtà più piccole e poco note ma che offrono prodotti autoctoni di alta qualità.

In due minuti di passeggiata arriviamo a San Gregorio Armeno, la via dei presepi. Anche in estate in questa via ne sono esposti una marea, perché dicono che a Napoli si inizia a pensare al presepe già in estate!
È veramente particolare e coinvolgente perché sono curati minuziosamente in ogni piccolo dettaglio. Si possono vedere migliaia di statuine fatte a mano con una precisione veramente notevole. Qui abbiamo passato molto tempo perché Beppe è molto appassionato di presepi. Lui stesso, anima artistica, ne ha creato uno veramente bello. Mi ricordo la prima volta che l’ho visto: ero rimasta colpita perché non era il classico presepe, era una specie di cittadina con le case, le persone che lavorano, gli animali, le azioni quotidiane.
Ed i presepi di San Gregorio Armeno erano esattamente così ma creati più in grande. In alcune casette c’erano anche le pentole ed i piatti, tutto in scala, piccolissimo. È veramente una cosa che consiglio di vedere, soprattutto perché fa parte della cultura dei napoletani.
Oltre ai presepi ci sono statue e statuine di ogni genere: quelle di Pino Daniele, del Papa e anche di Fedez!

Ci troviamo nel centro antico di Napoli, la Spaccanapoli è una delle vie più antiche della città e si chiama così perché spacca letteralmente Napoli in due.
Mentre cerchiamo di raggiungere il Lungomare di Mergellina, proseguiamo la nostra passeggiata alla scoperta di Napoli. Camminiamo nelle caratteristiche vie tra gente che urla o canta dai balconi e facciamo una piccola pausa in un bar per un caffè e, già che ci siamo, proviamo una bella sfogliatella.

Camminiamo, camminiamo e camminiamo fino ad imbattierci nei Quartieri Spagnoli, un caratteristico intreccio di stretti vicoli dove si respira la vera Napoli, tra il profumo dei panni stesi e i bambini che corrono dietro ad un pallone.
Da qui abbiamo percorso a piedi tutta via Toledo avvicinandoci sempre di più alla nostra meta: il mare. Abbiamo fatto una parte di via San Carlo passando davanti alla Galleria Umberto I, splendida galleria in stile neo-rinascimentale.

Proseguendo il nostro percorso riusciamo ad oltrepassare il Maschio Angioino, detto anche Castel Nuovo. Volendo avremmo potuto pagare 6€ di biglietto e visitarlo internamente ma abbiamo preferito evitare e dedicare più tempo al resto della nostra passeggiata, in modo da non fare le cose troppo di corsa.

Siamo praticamente giunti a destinazione ma prima facciamo un’immancabile tappa in Piazza del Plebiscito. Si tratta di una piazza maestosa di una notevole estensione, una delle piazze più grandi di Napoli e d’Italia, è infatti per questo motivo che viene spesso scelta per manifestazioni e feste.

Merita assolutamente una visita questo castello, soprattutto per la vista sul golfo di Napoli che si può ammirare dai bastioni.
L’ho trovato un posto molto romantico, sarà perché ci saranno stati almeno 3 matrimoni, sarà perché siamo sul lungomare ma questo castello fa davvero venire voglia di innamorarsi.
L’ingresso è gratuito e all’interno di Castel dell’Ovo possiamo trovare diversi bar e ristoranti dove fare una piccola pausa prima di riprendere la passeggiata.

Nel nostro caso la pausa l’abbiamo fatta giusto prima di arrivare al Castello: siamo stati in una pizzeria lì vicino, “Pizze d’Autore” e abbiamo mangiato benissimo.
Finiamo la nostra piccola visita a Castel dell’Ovo facendo ancora due passi mano nella mano tra le barchette del porticciolo, dopodiché ci dirigiamo verso Mergellina.
Faccio una premessa: noi ci siamo andati a piedi partendo da Via dei Tribunali ma è lunga e impegnativa. Per carità, è fattibile (se ce l’abbiamo fatta noi lo può fare chiunque) ma dipende da che tipo di vacanza state cercando.
Comunque Mergellina è proprio bella. La strada è pedonale ed è piena di ristoranti e pizzerie, piena di turisti.
Dal porto partono aliscafi per l’isola d’Ischia con partenze plurigiornaliere e anche aliscafi per le Isole Eolie e le Isole Ponziane, da fare se avete tempo!

Ritorniamo, sempre a piedi, verso il B&B. Ci diamo una sistemata e ci prepariamo per andare a cena.
Il giorno dopo bisogna prendere l’aereo per Torino. Dopo una super colazione raggiungiamo il taxi prenotato dal gentile Pasquale, il proprietario del B&B, ci rechiamo in aeroporto e diamo l’arrivederci a questa meravigliosa città. Ci sono ancora tantissime cose da scoprire, qui a Napoli, e noi siamo sicuri che lo faremo presto.